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Tasso (pianta): caratteristiche, habitat e curiosità

Il tasso, con il suo manto sempreverde e la sua presenza maestosa, si erge come un guardiano silente nelle foreste della Sardegna. Questo albero, avvolto in un manto di mistero e fascino, ha storie da raccontare che risalgono a millenni fa.

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Un Nome che Echi tra Mito e Realtà

Origine del Nome
Il tasso è noto come “albero della morte”, un nome che potrebbe far rabbrividire al primo ascolto. Ma come molte cose nella vita, dietro a questa denominazione si nasconde una storia profonda e affascinante. Questo nome non è un semplice capriccio linguistico, ma un richiamo alla potente tossicità che l’albero possiede. Tuttavia, come ogni medaglia ha due facce, anche il tasso ha il suo lato luminoso: l’arillo, una parte della pianta, è innocuo e diventa un banchetto per gli uccelli, creando un vivace spettacolo di natura.

Il Tasso: Tra Leggenda e Realtà

Le antiche leggende narrano di guerrieri che usavano le foglie del tasso per avvelenare le loro frecce, mentre i druidi lo consideravano sacro e lo utilizzavano in rituali mistici. Questo albero, quindi, ha sempre rappresentato un ponte tra il mondo terreno e quello spirituale, tra la vita e la morte.

Caratteristiche del Tasso

Gli Arilli del Tasso

Nel cuore delle foreste sarde, il tasso offre uno spettacolo cromatico che cattura l’occhio e l’immaginazione. Gli arilli, piccole gemme nascoste tra le foglie verdi, iniziano la loro danza di trasformazione come timidi protagonisti verdi. Ma con il passare del tempo, come un pittore che dipinge la sua tela, essi mutano, diventando audacemente rossi e carnosi. Questa metamorfosi non è solo un capriccio della natura, ma un richiamo irresistibile per gli uccelli, che si fiondano su di essi, attratti dalla loro vivacità.

La Tossicità del Tasso

Ma non lasciarti ingannare dalla bellezza esteriore del tasso. Dietro la sua facciata affascinante si nasconde un segreto oscuro. Quasi ogni parte di questo albero è impregnata di tassina, un composto chimico che ha dato all’albero il suo nome infausto di “albero della morte”. Questa sostanza, se ingerita, può avere effetti letali. Eppure, in un gioco di contrasti che solo la natura può offrire, l’arillo, pur essendo avvolto attorno al seme velenoso, è completamente privo di tossine, rendendolo un banchetto sicuro per gli uccelli.

Questo doppio volto del tasso, tra bellezza seducente e pericolo nascosto, lo rende uno degli alberi più affascinanti e misteriosi della flora sarda. Un monito della natura sulla dualità della vita, dove bellezza e pericolo possono coesistere in un delicato equilibrio.

Crescita e Longevità del Tasso

Giganti Silenziosi: L’Altezza del Tasso

Nelle profondità delle foreste sarde, il tasso si erge come un gigante silenzioso, toccando il cielo con i suoi rami. Questo maestoso albero può raggiungere un’altezza impressionante di 15-18 metri. Ma in alcune zone, come il selvaggio e incontaminato Supramonte sardo, il tasso sfida ogni aspettativa, crescendo fino a raggiungere i 28 metri. Questi giganti verdi dominano il paesaggio, testimoni di secoli di storia e tradizioni dell’isola.

Sempreverde e Longevità

Il tasso non è solo noto per la sua imponente statura, ma anche per la sua resilienza e longevità. Con una chioma sempreverde che non perde mai il suo splendore, il tasso è un simbolo di eternità e persistenza. Mentre altre piante cadono vittime degli implacabili cicli delle stagioni, il tasso rimane immutato, un faro di verde in ogni periodo dell’anno.

Ma ciò che veramente distingue il tasso è la sua incredibile longevità. Questo albero, con la sua crescita lenta ma costante, può vivere per millenni. Alcuni esemplari, radicati nel terreno sardo da tempi immemorabili, hanno superato il migliaio di anni, rendendoli testimoni silenziosi di ere e civiltà passate.

Queste caratteristiche uniche del tasso lo rendono un emblema della Sardegna, un simbolo di forza, resistenza e continuità nel cuore di un’isola ricca di storia e mistero.

Distribuzione Geografica

Il Tasso: Un Viaggiatore tra Continenti

Il tasso, con le sue radici profonde e la sua chioma sempreverde, non è confinato a una sola regione o paese. Questo albero ha infatti tracciato un percorso attraverso continenti, crescendo in diverse aree geografiche e adattandosi a vari climi e terreni. In Europa, il tasso ha trovato casa nelle foreste temperate, mentre in Asia occidentale si estende attraverso montagne e valli. L’Africa settentrionale, con le sue regioni montuose, ospita anch’essa popolazioni di tasso, dimostrando la versatilità e la resistenza di questo albero.

La Sardegna: Un Rifugio per il Tasso

L’isola, con la sua topografia variegata e il suo clima mediterraneo, offre al tasso un habitat ideale. Diverse regioni della Sardegna, dal Gennargentu al Monte Limbara, passando per la catena del Marghine-Goceano, sono dimora di dense popolazioni di tasso. Questi alberi, cresciuti su terreni rocciosi e in aree montuose, sono testimoni della ricca biodiversità dell’isola e della sua storia geologica.

Per chi visita la Sardegna, scoprire le foreste di tasso è un’esperienza che racconta storie di tempi antichi e di paesaggi incontaminati.

Il Re dei Tassi della Sardegna

Benjamin Piercy: L’Uomo Dietro la Leggenda

Nel tessuto intricato della storia sarda, emerge la figura di Benjamin Piercy, un ingegnere gallese che, nel XIX secolo, ha lasciato un segno indelebile sull’isola. Conosciuto per aver progettato la prima ferrovia sarda, Piercy non era solo un uomo di scienza, ma anche un amante della natura. E fu proprio vicino alla sua residenza a Badde Salighes che scoprì un tasso di proporzioni monumentali, un albero che avrebbe presto assunto un significato speciale nella sua vita e nella storia della Sardegna.

Il Gigante di Badde Salighes

Questo tasso, noto come il “Re dei Tassi”, è un vero colosso della natura. Con un tronco tondeggiante che misura una stupefacente circonferenza di 770 cm, si erge maestoso raggiungendo un’altezza di circa 15 metri. Ma non è solo la sua grandezza che lo rende speciale. L’età di questo tasso è un mistero avvolto nel tempo, con stime che suggeriscono che potrebbe aver visto passare secoli, se non millenni.

La sua presenza imponente, combinata con la sua storia legata a Benjamin Piercy, lo ha reso una vera e propria leggenda nella regione. Il “Re dei Tassi” non è solo un albero, ma un monumento vivente, un simbolo della connessione tra l’uomo e la natura, tra il passato e il presente, e della ricchezza culturale e naturale della Sardegna.

Conclusione

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Il Tasso: Cuore Verde della Sardegna

Il tasso, con la sua presenza maestosa e la sua storia antica, rappresenta una delle gemme più preziose della flora sarda. Questo albero, che ha visto passare secoli e ha resistito alle sfide del tempo, è un emblema della resilienza e della bellezza della natura sarda.

La sua natura sempreverde lo rende un punto fermo nel paesaggio, un faro di verde che brilla brillantemente attraverso le stagioni, indifferente ai cambiamenti e alle tempeste. E la sua longevità, con esemplari che superano il migliaio di anni, lo rende un testimone silenzioso della storia dell’isola, delle sue tradizioni e delle sue leggende.

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